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Le dahlie

note di coltura

Dahlia
Originaria dalle zone montuose del Messico e del Guatemala, le dahlie erano le piante preferite dagli atzechi dove veniva utilizzata anche come pianta commestibile.
Fu solo nel 1790 che le dahlie giunsero in europa dove si diffusero rapidamente in migliaia di varietà grazie all'intenso lavoro di appassionati ed ibridatori.
La dahlia appartiene alla famiglia delle Asteracee, è una tuberosa che ama un'esposizione soleggiata o mezz'ombra, coltivata in piena terra o in un vaso di dimensioni adeguate.
Si adatta a qualsiasi tipo di terreno , ma preferisce terreni freschi e profondi , cresce molto rapidamente e per questo motivo le bagnature dovranno essere costanti con l'aggiunta di un concime liquido povero di azoto per non far sviluppare molto il fogliame.
La messa a dimora si fa tra metà marzo a metà maggio quando si è sicuri che non ci sia più rischio di gelate tardive.
I tuberi si interrano in modo che il colletto sia circa 5 cm sotto il livello del terreno.
Si consiglia di mettere subito dei tutori alti almeno 100cm per le piante che superano il metro, se si rinvia questa operazione si rischia di danneggiare il tubero.
I primi germogli vanno sfoltiti lasciando solo i 3 più vigorosi.
Per favorire la formazione di cespi ben ramificati cimare i germogli quando avranno raggiunto 15-20 cm di altezza.
Nelle zone a clima freddo, verso ottobre quando la pianta ha smesso di fiorire, si taglia la vegetazione a 2-3 nodi dal basso, si estirpano delicatamente i tuberi , si puliscono, si fanno asciugare per qualche giorno all'aperto e si collocano in cassette di legno su un solo strato, si spolverano con un fungicida e si coprono con della torba secca o segatura.
Per le dahlie coltivate in vaso è sufficiente, dopo il taglio della parte aerea, ritirare tutta la pianta in una zona in cui la temperatura non scenda sotto lo zero.
In primavera si ricolloca il vaso in esterno.



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